MANTOVA RITROVA IL SUO GIOIELLO: LE PESCHERIE DI GIULIO ROMANO

Oggi è un bel giorno per la città di Mantova; nel pomeriggio alle 17:00 saranno le autorità e alle 18:00 gruppi di cittadini su invito a fare visita al cantiere "in progress" delle Pescherie di Giulio Romano, che la Fondazione omonima sta restaurando con un difficile, meritorio intervento. I visitatori potranno entrare in questo storico edificio e visitare lo stato di avanzamento dei lavori, con la possibilità di accedere liberamente, dopo tanti anni, al vecchio posto delle "bugandere" e al magico colonnato delle Beccherie.  Alla Fondazione va la gratitudine di tutta la città per questo difficilissimo e importantissimo recupero storico/architettonico. Al plauso della città si aggiunge quello di Labter-Crea e GLOBE Italia che, insieme con la Fondazione,  hanno coordinato  coinvolto le scuole IS Fermi, ITET Mantegna e IS Strozzi di Mantova nelle indagini chimiche e batteriologiche che dal 2018 stanno conducendo sulla qualità delle acque del canale in collaborazione con/ e con l'assistenza di/ ARPA Lombardia sede di Mantova e ATS Valpadana sede di Mantova nell'ambito del Progetto RIO Scuole e col supporto del Comune di Mantova e del Parco del Mincio. 

Labter-Crea e GLOBE Italia segnalano che il restaturo delle Pescherie e il Progetto delle scuole sono parte del più ambizioso Progetto RIO, che intende riqualificare il canale sul piano storico/architettonico, ambientale, culturale e sociale per riportarlo al centro della vita cittadina, dopo secoli di abbandono. A questo fine è stato attivato dal Comune il cosiddetto Tavolo del Rio a cui hanno aderito 15 stakeholders e il Progetto RIO è entrato nel Contratto di Fiume Mincio.

Per una felice coincidenza la settimana prossima il Progetto RIO Scuole verrà presentato al 2020 Virtual Meeting of Europe and Eurasia GLOBE Program e in quella occasione si farà riferimento anche all'evento odierno; la speranza dei proponenti è di attivare nell'ambito del GLOBE Program una rete di scuole situate in città bagnate/attraversate da un fiume, che possano dialogare e collaborare tra loro sui temi ambientali dei loro centri urbani. 

 

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www.globeitalia.it

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La meraviglia delle Pescherie La città ritrova un suo gioiello

Giù fino al Rio e su alla sala delle Capriate, il cantiere delle Pescherie è ancora aperto e lo sarà ancora per un anno e passa, salvo proroghe. Però i lavori sono avanzati ed è già possibile godere la magnificenza del luogo. Un incanto di bellezza. Per completare la ristrutturazione mancano 600mila euro. Anzi 780 perché anche il primo stanziamento piange un pochino e attende di essere rimpinzato. La spesa totale è di un milione e 200mila. Sia pure con muratori, elettricisti e idraulici in azione, entrando si ha l’idea chiara di quanto si sta realizzando, intravedendone lo splendore. Così domani alle 17 per le autorità, e alle 18 a numero programmato e su invito sarà possibile visitare questo gioiello architettonico e artistico, messo su da Giulio Romano nel 1536 e anni successivi. Sabato e domenica (e nel successivo weekend del 31 ottobre e 1 novembre) il cantiere sarà aperto a tutti in occasione delle “Vie dei Tesori”: distanziati, info e prenotazioni www.leviedeitesori. com. Proseguiamo il nostro giro: dalla cortina di legno che racchiude il cantiere, una porta quasi segreta si apre, ed entrando al civico 20 di via Pescherie, invisibile dalla strada, subito appaiono i mattoni a vista accarezzati da un intonachino leggero che lascia leggere l’antico tessuto murario. L’ascensore a destra attende solo il collaudo, e a sinistra si apre il locale che fu della vecchia cabina elettrica della Bresciana e poi dell’Enel, archeologia industriale da salvaguardare, dove la Caffetteria diffonderà aromi e servirà prelibatezze. Una scala scende alle antiche cantine: qui sfavilleranno le toilette. Dalla sala ogivale (c’è un bell’arco a ogiva, murato) ecco sulla sinistra una scaletta che annulla il piccolo dislivello per giungere al pontile, dove un tempo attraccavano le barche. Luogo incantevole: tranquillo scorre il Rio (l’idea è di renderlo navigabile) mentre a sinistra correrà sotto il ponte il passaggio alle Beccherie: sarà un visitor center, un punto di incontro per chi visiterà la città (in caso di maltempo c’è la sala ogivale). All’aperto, a destra del pontile, una spiaggetta di sassi in discesa, lunga cinque o sei metri o larga tre o quattro, è lì a ricordo delle bügandére, le lavandaie che andavano a fare il bucato e a risciacquare (ardensàr) i panni. Torniamo su - ampie vetrate rendono visibile e leggibile il corso dei secoli - e raggiungiamo il piano nobile: a destra ci saranno antibagno, bagno e un ufficio, poi si apre la sala delle Capriate, 95 metri quadrati destinati a eventi culturali, convegni e concerti: lì c’erano gli appartamenti dei dipendenti Enel, raccordo del passato con la Caffetteria. Tutto come racchiuso in un discorso coerente che dà unità al fabbricato: nel Cinquecento (e anche nel Novecento massacratore), oggi e in futuro. A illustrare il progetto sono stati ieri il presidente della fondazione Le Pescherie di Giulio Romano Paolo Corbellani, la vice Maria Elena Levoni e il consigliere Enzo Dalbeni. Coinvolte nel progetto le scuole: gli studenti del Politecnico faranno le guide, quelli del liceo scientifico hanno studiato il monumento per il suo story telling, quelli dell’istituto agrario “Strozzi” e dell’Itet “Mantegna” (Chimica e biotecnologie ambientali) hanno interrogato le acque. Soldoni, per quanto già stanziato e per arrivare a un milione e 200mila: grazie a Regione Lombardia, alle fondazioni Bam, Cariplo e Comunità mantovana onlus, e alle banche del Monte di Lombardia e Mediolanum.

GILBERTO SCUDERI